E' tornata l'Europa League e non chiamatela "serie B"

Ai “bei tempi” della triade Coppa Campioni, Copppa Uefa e Coppa delle Coppe, non vi era snobismo o puzza sotto il naso, c'era la tre giorni di coppa dove ogni tifoso fremeva per vedere la sua squadra del cuore cimentarsi sull' “Europalco” e gli appassionati guardare ed osservare con attenzione quelle che erano le caratteristiche che emergevano.

Oggi, complice forse il valore economico, una musichetta meno accattivante, l'Europa League, tra ricavi non altissimi ed alle volte trasferte lunghe, viene vista come un problema da squadre e tifosi.

Eppure, questa competizione, è l'Europa democratica! Pensate, il Chelsea che da campione d'Europa vince ancora un trofeo europeo, il Siviglia che diventa una grande, Braga o Dnipro che sognano fino in finale.

No, non è un' Europa di serie B, è una dignitosissima coppa che esalta e fa rosicare allo stesso tempo.

Iniziamo da chi si mangia le mani in modo “spicciolo”. Prendiamo una partecipante a caso, l'Inter!

I neroazzurri eliminati alla fase a gironi ieri hanno assistito al tracollo casalingo, per mano del Besiktas, degli israeliani dell' H. Beer Sheva ed all'imbarcata totale dello Sparta Praga che con il Rostov ne ha presi 4. Attenzione e maggior considerazione dell'impegno avrebbero potuto raccontare un'altra storia e far sognare la tifoseria che tanti bocconi amari ha masticato negli ultimi anni.

A rosicare ancora di più ci sarà il Chelsea, citato prima, di Conte fuori da ogni Europa che qui avrebbe potuto mantenere abitutidine, adrenalina e mentalità, sia per i giocatori, sia per il tecnico.

C'è poi il reparto “sorprese”, Gent e Anderlecht prendono lo scalpo di Tottenham e Zenit. Osmanlispor e Legia Varsavia costringono al pari Olympiacos ed Ajax.

In chiusura le grandi firme, a proposito di esaltazione. La punizione di Bernardeschi non va raccontata ma contemplata fino a lacrimar di gioia e commozione, ma i protagonisti da vetrina sono due che in giro per il mondo fanno spesso parlare. La serata di Dzeko e di Ibrahimovic resterà scolpita nei libri di storia, Villareal-Roma e Manchester Utd-St. Etienne per storia delle quattro squadre non è “Europa B” è quel tocco magico che qualunque partita regala al tifoso che entrando allo stadio freme e gioisce per i suoi colori ed impazzisce per talenti puri che hanno regalato, equamente e democraticamente divisi, sei gol al vecchio continente che ne parla e si esalta come se fose "Europa A".

Elenco dei risultati:

Anderlecht-Zenit 2-0 - 5' e 31' Acheampong
Athletic-APOEL 3-2 - 36' Efrem (Ap), 38' aut. Merkis (At), 61' Aduriz (At), 72' Williams (At), 89' Gianniotas (Ap)
Hapoel Be'er Sheva-Besiktas 1-3 - 42' Tosun (B), 44' Barda (H), 60' Tosun (B), 90' Hutchinson (B)
Legia-Ajax 0-0 -
Manchester United-St. Etienne 3-0 - 15', 75' e rig. 88' Ibrahimovic
PAOK-Schalke 0-3 - 27' Burgstaller, 82' Meyer, 90' Huntelaar
Villarreal-Roma 0-4 - 32' Emerson Palmieri, 65', 79' e 86' Dzeko

Az Alkmaar-Olympique Lione 1-4 - 26' Tousart (L), 47' e 57' Lacazette (L), 68' Jahanbakhsh rig. (A), 94' Aouar (L)

Astra Giurgiu-Genk 2-2 - 25' Castagne (G), 43' Budescu (A), 83' Trossard (G), 90' Seto (A)
Celta Vigo-Shakhtar Donetsk 0-1 - 27' Blanco Leschuk
FK Rostov-Sparta Praga 4-0 - 15' Mevlja, 38' Poloz, 40' Noboa, 68' Azmoun
Gent-Tottenham 1-0 - 59' Perbet
Ludogorets-FC Copenhagen 1-2 - 2' aut. Anicet (C), 53' Toutouh (C), 81' Keseru (L)
Borussia Mönchengladbach-Fiorentina 0-1 - 44' Bernardeschi
Olympiacos-Osmanlispor 0-0

Krasnodar-Fenerbahce 1-0 -4' Claesson