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giovedì 7 marzo 2013, 00:22Personaggio del giorno
di Alessio Milone

Ebbene sì, i bookmakers avevano ragione. Il Real ha espugnato l'Old Trafford, Mourinho ha battuto Ferguson, Cristiano Ronaldo è tornato nel suo vecchio stadio e sì, l'ha buttata dentro spedendo i diavoli rossi all'inferno. Alla vigilia si pensava, forse, a un errore: il Real che batte i red devils a casa loro? Improbabile. Molto improbabile. E invece... già, così è accaduto.

Merito... un po' della fortuna, un (bel) po' del rosso rifilato a Nani, un altro bel po'... di quel Mourinho che ha saputo caricare a molla i suoi; non all'inizio, dove le merengues sembravano piuttosto contratte, spaesate, intimidite. A tal punto da beccare quel gol che sembrava aver chiuso i giochi, e dare torto ai bookmakers. La molla, nel Real, è scattata dopo il gol preso, appena dopo il rosso a Nani. E' lì che Mou ha fatto il Mou, ed è riuscito a far sì che i suoi sfruttassero il momento e si imponesseo a casa di una delle più forti squadre d'Europa. Fidatevi: anche se in dieci, superare lo United, ieri, non era assolutamente facile.

Siglare due reti all'undici di Ferguson sarebbe stato possibile solo con una prestazione di carattere; rimediare poi all'autogol di Ramos (altra bella incudine sulle spalle, a livello psicologico) sembrava pura utopia. Invece... ecco il carattere che emerge, ecco che diventa determinante la capacità di cogliere l'attimo. Il Real avanza, inizia a crederci, segna, risegna, si qualifica. Mourinho guarda, sogghigna, e torna a casa tranquillo. Da vincitore. Felice, ma già con la testa al prossimo match. Ambizioso, tenace. Pronto a tuffarsi in un'altra battaglia, nazionale o estera che sia. Certo che, fortuna o sfortuna che verrà, lui sarà lì, grintoso e vincente, in grado di tirar fuori dai suoi quella grinta che... guarda un po', riesce sempre a fa fare la differenza.