Notizie sulla UEFA Champions League
Ruben Sosa: "Inter tra le favorite per la Champions League"Mbaye: "Meraviglioso vedere il Bologna in Champions"
sabato 14 dicembre, 18:15
Ibrahima Mbaye, ex difensore del Bologna, ha parlato a Tuttomercatoweb.com della partecipazione in Europa degli ex compagni rossoblu: “Vederlo in Champions è stato meraviglioso. Ho visto i tifosi festeggiare. Sono molto legato a Bologna. Faccio il tifo per loro. Piano piano si stanno riprendendo in campionato”.
Una Dea struccata a Cagliari ringrazia Carnesecchi e... il VAR. E sono dieci vittorie consecutive in campionato
sabato 14 dicembre, 18:04
Questa volta alla Dea è andata di lusso.
L’Atalanta a Cagliari – anche comprensibilmente – ha giocato una delle sue partite meno brillanti della stagione. Sicuramente la meno brillante delle ultime dieci, coronate da altrettante vittorie per una striscia virtuosa che non ha eguali nella storia del club bergamasco.
Primo tempo a vivacissime tinte rossoblù
Vanno riconosciuti i dovuti meriti dell’undici di Nicola, schieratosi con un 3-5-2 che mirava a proteggere le corsie laterali, da sempre terreno di conquista per gli uomini di Gasperini. Spesso e volentieri i sardi hanno aggredito i portatori di palla nerazzurri, salendo con le punte e con i centrocampisti a pressare i primi portatori di palla orobici.
Nel solo primo tempo i rossoblù hanno costruito quattro palle gol nettissime, vanificate da un ottimo Carnesecchi (prodigiosa soprattutto la respinta sul tiro ravvicinatissimo di Zortea) ma anche dalla scarsa precisione di Piccoli e compagni, che hanno sempre mancato la stoccata decisiva a pochi metri dalla porta atalantina.
Nella ripresa per venticinque minuti si è vista la vera Atalanta
Alla Dea abulica e poco produttiva del primo tempo ha fatto da contraltare una squadra ben più imprevedibile e pimpante nella prima metà del secondo tempo. Come ha sottolineato Gasp nel dopopartita Ederson e compagni hanno occupato meglio gli spazi, e hanno iniziato a produrre il loro calcio fatto di continui interscambi delle posizioni e di inserimenti in zona gol a turno dei centrocampisti. E, proprio nel momento di maggiore pressione, hanno trovato il gol col neoentrato Zaniolo. Poi, dopo il palo di Lookman, probabilmente hanno pagato lo sforzo di martedì scorso contro il Real Madrid e nel finale di gara si sono abbassati troppo, gestendo piuttosto male diversi palloni in uscita e consentendo a un Cagliari mai domo di risalire la china e di provare un forcing finale che avrebbe meritato miglior sorte.
La vittoria naturalmente è preziosissima per Gasp e certifica la continuità – ai limiti dell’incredibile – della sua squadra in campionato. Anche se oggi per almeno un’ora è mancata la prestazione e a Bergamo devono erigere una statua a Carnesecchi, vero salvatore della patria.
Inspiegabile il mancato intervento del VAR su Kossounou
Un’ultima menzione sul presunto rigore negato al Cagliari per il braccio di Kossounou sul traversone di Deiola. Calcisticamente parlando è un penalty “brutto” da assegnare perché quasi innaturale: il difensore non può oggettivamente tagliarsi le braccia mentre interviene in scivolata. Ma, siccome oggi il regolamento dice limpidamente che questo tipo di “falli” sono da considerarsi punibili, non si spiega come il VAR non abbia richiamato Pairetto almeno all’on field review. Il problema principale è proprio la mancanza di uniformità nelle valutazioni: segno, forse, che il regolamento stesso lascia un po’ troppa libertà interpretativa.
Sturm Graz, Gazibegovic al Colonia per 2 milioni di euro
sabato 14 dicembre, 18:00
Jusuf Gazibegovic, difensore dello Sturm Graz impegnato in Champions League, andrà via nella sessione invernale. Come annunciato dal club austriaco, il classe 2000 è stato ceduto ai tedeschi del Colonia per la cifra di 2 milioni di euro.
Atalanta, Gasperini: "In questo momento è pronta una buona fetta di squadra"
sabato 14 dicembre, 17:45
L’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di DAZN, dopo la sfida esterna sul campo del Cagliari chiusa con un successo per 0-1.
Vittoria segno di maturità?
"Soprattutto nel finale, siamo stati all'altezza di quello che rappresentava questa vittoria. Nel primo tempo abbiamo creato poco e nel finale siamo stati anche fortunati. Nel secondo abbiamo cambiato assetto e giocato una grande partita andando in vantaggio. Poi dopo il gol è venuta fuori un po' di immaturità, non abbiamo sfruttato gli spazi e subito qualche loro palla in area ma lì siamo stati bravi coi difensori e coi centrocampisti".
Che significa questo scatto in avanti?
"In questo momento è pronta una buona fetta di squadra, ma non tutti. Abbiamo fatto 10 vittorie di fila, ma non cambia niente e ci sono anche gli altri".
Si riferisce ai palloni gestiti male nel finale?
"Non avevamo la stessa importanza sulla gara. Dietro abbiamo tenuto forte, ma non è detto che fai gol. Potevamo difenderci con tutti, allora sarei stato più soddisfatto".
3 cambi nell'intervallo: la sfida col Real ha influito?
"Non per tutti, c'è gente che ha giocato col Real e oggi ha fatto 95 minuti. Non riuscivamo ad essere pericolosi in avanti e loro nel finale del primo tempo hanno avuto tanti spazi. Nel secondo siamo stati più efficaci e abbiamo fatto gol. Fino a lì tutto bene, però anche il finale dobbiamo farlo da squadra".
Zazzaroni: "Non capisco l'immobilismo del Milan, serve qualcosa di forte"
sabato 14 dicembre, 17:30
Ivan Zazzaroni, direttore de Il Corriere dello Sport, commenta le tante difficoltà del Milan: "Ma cosa sappiamo di questo Milan? Che è di Cardinale, anche grazie ai denari prestati dal fondo Elliott di Singer in the rain (su Milanello piove troppo spesso ultimamente); Elliott che non ha intenzione di tornare e aspetta che a fine agosto gli vengano restituiti i 675 milioni interessi inclusi. E sappiamo, so che lo stesso Cardinale ha affidato la gestione tecnica a Ibra che ogni tanto va per montagne e vallate. So anche che Furlani c’è e non si vede, se non allo stadio dove il tifoso che è in lui si gallianizza, ma solo nell’esultanza. So soprattutto che Fonseca combatte da settimane una battaglia (persa) contro i pregiudizi della stampa, le distrazioni di alcuni giocatori, l’irritazione degli esclusi, il bipolarismo della squadra.
Non comprendo l’immobilismo della società: non capisco se sia soddisfatta (dubito) oppure delusa e arrabbiata, se il campo le interessi come interessa a Fonseca e ai tifosi. Immagino che qualcosa di forte potrebbe accadere solamente se la squadra dovesse perdere il contatto con la zona Champions, più che con la Champions stessa: in fondo otto partite sono garantite e sei già giocate. Si affacciano sospetti di resa? Troppe cose inspiegabili hanno
accompagnato la partenza di questa stagione, in primis la bocciatura di Lopetegui imposta dai social. Ho letto che ci sarebbe un accordo per procrastinare la restituzione del debito con Elliott (rifinanziare è una scelta, non una necessità) e allora mi domando: fino a quando non apparterrà tutto al Cardinale,
il Diavolo è condannato ad agitarsi nel limbo? Il Milan è un’ottima occasione per farsi tante domande".
PSG, Enrique: "La nostra classifica in Champions è quella, accettiamolo"
sabato 14 dicembre, 17:15
Il PSG non convince in Champions League, dove i risultati sono stati spesso striminziti. Luis Enrique, tecnico dei parigini, non fa comunque drammi: "A chi importa se è meritato o no? A nessuno. È la nostra classifica, la nostra realtà. La accettiamo e pensiamo a come ribaltare la situazione. Giusta o meno che sia".
Cairo: "Derby con la Juventus persi? Non pochi quelli rubati prima del VAR"
sabato 14 dicembre, 17:00
Urbano Cairo, presidente del Torino, alimenta la rivalità cittadina con la Juventus. Il numero uno granata, intervistato da Radio Deejay, non le manda a dire ai bianconeri: "Tanti derby non vinti? Non li abbiamo persi tutti, anzi. E abbiamo anche avuto un po' di sfortuna: recentemente ho visto un video con i derby che sono stati rubati prima dell'arrivo del Var. E non sono pochi".
Atletico Madrid, Simeone: “Abbiamo 4 attaccanti importanti e vogliamo il meglio da loro. Su Koke…”
sabato 14 dicembre, 16:45
Diego Simeone, tecnico dell'Atletico Madrid, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Getafe: "Koke? Se c'è qualcuno che mi conosce come nessun altro è Koke, sa bene cosa stiamo cercando, l'importanza del gruppo per favorire la squadra. Ha dovuto entrare in molte partite e lo ha fatto come fa lui, abbiamo bisogno della sua esperienza. Mi aspetto sempre di più da lui come lui si aspetta di più da me e che rimanga lo stesso. Getafe? L'ho sempre vista come una squadra molto competitiva che ha chiara la sua idea di gioco. Con il suo allenatore può competere dove si trova e non possiamo immaginare una partita senza difficoltà, disputata a centrocampo. Calendario intenso? Stiamo analizzando cosa è meglio per la partita di domani e vedremo cosa faremo. Julian e Griezmann? Sono cresciuti a livello di intesa, progrediscono in questa armonia che si sta generando e quando tocca a loro unirsi a Correa o Sorloth, la squadra cresce. Abbiamo quattro attaccanti molto importanti e vogliamo il meglio da ciascuno".
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