Il riposo del guerriero

Una partita intera in panchina: condizione fisica così così, quattro gol praticamente impossibili da rimontare, meglio evitare sforzi inutili. Leo Messi, lui è il personaggio del giorno: avrebbe potuto esserlo Robben, o uno dei terribili ragazzi di Klopp, ma la Germania è stata già esaltata più e più volte in questa due giorni di Champions: meglio scrivere poche righe sull'immenso campione che è il numero dieci dei blaugrana, quel numero dieci le cui infinite qualità - nella nefanda serata del Nou Camp - sono rimaste quiete, accomodate, assopite a bordo campo.
"Il riposo del guerriero" ho titolato questo pezzo. Lo spunto viene dal nome di un romanzo di Christiane Rochefort del 1958, che parla ovviamente di tutt'altro che pallone; quel titolo però è buono anche a inquadrare la serata vissuta dalla Pulce, tenuta - appunto - a riposo in quella che sarebbe dovuta essere la notte della 'remuntada', ma che ovviamente remuntada non è stata. Il Barça ha steso il tappeto rosso, ha fatto passare i più forti, e blaugrana: arrivederci al prossimo anno.
Una cosa, però, mi preme sottolineare: sento molti affermare, adesso, che il ciclo blaugrana è finito. C'è chi dice che lo stile Barcellona non esiste più, anzi, è stato soppiantato da quello Bayern, o meglio ancora, da quell 'modello Borussia' che è sarebbe un sacrilegio non seguire. Sarà anche vero che bisogna ispirarsi alla Germania, però sia chiaro: una squadra arrivata in semifinale di Champions (dunque è tra le prime quattro d'Europa), e che peraltro ha già vinto la Liga, non può definirsi 'sconfitta'. Non va considerata morta. Proprio no. E il suo ciclo - seppur non giochi più quel calcio pulito e incisivo - per adesso è tutt'altro che finito. Da grande squadra qual è, vedrete che il Barça proverà a tirar fuori tutte le energie che ha per impadronirsi di nuovo della fascia di miss-squadra-più-forte-del-mondo. Ci riuscirà? Chissà. L'organico c'è, il mercato lo vuole fare in grande e in parte l'ha già fatto: Neymar, per esempio. E poi, se quel guerriero lì dovesse tornare a giocare come sa...