Coppa UEFA '84-'85: il Real batte il Videoton e solleva il trofeo. Ma c'è una macchia nella semifinale contro l'Inter

Coppa UEFA '84-'85: il Real batte il Videoton e solleva il trofeo. Ma c'è una macchia nella semifinale contro l'Inter
martedì 18 ottobre 2016, 10:30Primo Piano
di Francesco Digilio

Nella quattordicesima edizione della Coppa Uefa torna a dare segni di vita l'Italia che raggiunge la semifinale della competizione con l'Inter di Castagner. I nerazzurri, rappresentanti italiani assieme alla Fiorentina, eliminata al secondo turno, giungono al penultimo atto con molte sofferenze, a partire dal primo turno, in cui battono in rimonta i rumeni dello Sportul Studentesc. Nella doppia sfida successiva contro il Rangers, i nerazzurri vincono senza problemi all'andata, ma al ritorno in Scozia rischiano una clamorosa debacle. Dopo aver eliminato l'Amburgo agli ottavi, ai quarti tocca al Colonia arrendersi ai colpi di Rummenigge. In semifinale, i nerazzurri affrontano il Real Madrid, che erano giunti al penultimo atto dopo aver eliminato a fatica Rijeka, Anderlecht e Tottenham ai quarti. A San Siro, Brady e Altobelli regalano all'Inter un successo per 2-0 che però non mette al sicuro il passaggio del turno, vista l'impressionante capacità casalinga di segnare dei Blancos. E, infatti, al Bernabeu arriva subito il gol di Santillana. Poco prima della mezzora, Bergomi resta a terra colpito da una biglia. L'arbitro non vede nulla e nell'intervallo la dirigenza nerazzurra spiega l'accaduto al direttore di gara, lo scozzese Valentine. La partita però prosegue e il risultato viene omologato. L'Inter effettua il ricorso, ma la Uefa rinuncia a visionare il video che ritraeva il momento in cui Bergomi veniva colpito e così in finale ci va il Real Madrid che, nel frattempo aveva segnato altre due reti, fissando il risultato sul 3-0 e ribaltando lo 0-2 dell'andata. Gli spagnoli affrontano il sorprendente Videoton che, tra le altre, aveva eliminato anche il Manchester United ai quarti di finale grazie ai calci di rigore. Sulla carta non c'è storia e anche in campo è così. In Ungheria, il Real, che già dalla gara di ritorno contro l'Inter aveva cambiato allenatore, passando da Amando a Molowny, passeggia 3-0 con le reti di Michel, Santillana e Valdano. Il nuovo tecnico dà sin da subito un aria migliore all'ambiente e anche il rapporto tra Santillana e l'emergente Butragueno migliora, recando vantaggio all'intera squadra. Con il risultato già in tasca e con le mani già sul trofeo, al ritorno il Real si rilassa e nel finale subisce il gol di Majer, che regala il primo e finora unico successo di una squadra ungherese al Bernabeu. Un gol storico, ma inutile ai fini della competizione, con il trofeo che finisce nella bacheca del Real Madrid, che torna a festeggiare una vittoria continentale dopo quasi venti anni.