Thiago Motta: "Abbiamo la nostra idea e dobbiamo portarla fino in fondo"
Thiago Motta ha risposto alle domande dei colleghi di Dazn. Le sue parole dopo Juventus-Parma:
La percezione è che nelle ultime due partite ci sia stata un'involuzione a livello difensivo?
"Difensivo vuol dire tante cose, difensivo soprattutto quando noi stiamo attaccando... penso che oggi abbiamo concesso troppe ripartenze all'avversario. Nella rimessa dal fondo dell'avversario stavamo cercando di indirizzare, di portare un difensore fuori con palla, venendo a giocare nella nostra zona del campo, per poter pressare e provare l'errore dell'avversario, abbiamo preso gol e non l'abbiamo fatto. Abbiamo cercato di cambiare e andare sull'uomo. Nella fase difensiva tante cose, sicuramente la più importante per me è quando abbiamo la palla negli ultimi metri, la gestione tecnica, di fare bene, l'ultimo passaggio, quando dobbiamo girare, quando dobbiamo avere pazienza, concludere bene le azioni e mantenere un equilibrio di squadra per non concedere all'avversario ogni volta di ripartire. Con questi 60-70 metri indietro poi dai fiducia all'avversario, per noi non è la cosa ideale per mettere in difficoltà per tanto tempo una squadra come il Parma".
Uno difende nel modo in cui finisce l'attacco. Se tu cambi filosofia, giochi con tanto alle spalle, porti tanti uomini nell'ultimo terzo di campo per avere più uomini e più soluzioni nell'area di rigore avversaria, dopo nel momento in cui ti riconquistano la palla ti difendi in base alla posizione in cui ti trovi. La strada è quella, bisogna solo concludere una cosa per poi fare meglio l'altra.
"Sono completamente d'accordo, questa è la nostra idea e dobbiamo portarla fino in fondo. Più momenti della partita giochi così, più in difficoltà metteremo l'avversario. Ci sono delle volte i cui o sbagliando tecnicamente o sbagliando io tempo del gioco, quando non è il momento di accelerare perchè gli avversari si mettono tutti indietro...e soprattutto contro una squadra che cerca questa situazione per poter ripartire dove noi non dobbiamo concedere. Tanti momenti abbiamo fatto bene e tanti altri no, per questo che abbiamo concesso tantissimo al Parma. Delle volte dobbiamo avere più pazienza, giocare meglio nel campo avversario, non farli ripartire, insistere su queste azioni, insistere sulla seconda giocata, perchè se siamo ben organizzati, se la vinciamo noi, non ripartono, e possiamo anche in quel momentopoter colpire. Ci sono tanti momenti nella metà campo avveraria in cui possiamo costruire un'occasione da gol. Oggi dei momenti abbiamo fatto bene, ma non a sufficienz aper mettere in difficoltà il Parma, anche se abbiamo creato, ma anche loro. Giocare andata e ritorno non è quello che stiamo cercando, non è quello che vogliamo".
Il Parma ti è venuto a prendere come lo Stoccarda in Champions. Non si è stati capaci di uscire da queste fasi di gioco.
"Loro la pressione alta l'hanno fatta poco, si sono messi in un blocco medio, è chiaro che giocando con quel modulo con cui hanno giocato, l'importante è trovare una superiorità dentro, sia con Manu o con un difensore centrale, o con le mezzale, anche con l'aiuto di Dusan incontro. E se si chiudono andiamo a trovare il nostro esterno che minimo, minimo dobbiamo guadagnare campo. E questa è un'organizzazione dove facciamo abbassare l'avversario, portiamo gli uomini dove dobbiamo portarli e avere l'equilibrio del gioco e il controllo del gioco per poi concludere le azioni. Spesso fino agli ultimi metri abbiamo fatto bene, ma lì dobbiamo migliorare sicuramente. Come nella ultima partita a San Siro, trovando l'errore del'avversario e ripartendo, è quando abbiamo creato pericoli al Parma. Dobbiamo continuare a farlo perchè è una situazione di gioco importante la transizione, ma dobbiamo fare molto meglio, portare la nostra squadra nella metà campo avversaria e giocare bene a calcio, con qualità, creare e concludere nel modo giusto per fare gol e quando non riusciamo per non far ripartire l'avversario".