Benfica, Bruno Lage si presenta: "Non ci sono dubbi sulla dedizione che avremo sul lavoro. Voglio giocare un calcio offensivo"

Benfica, Bruno Lage si presenta: "Non ci sono dubbi sulla dedizione che avremo sul lavoro. Voglio giocare un calcio offensivo"TUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 6 settembre 2024, 12:45Le avversarie delle italiane
di Giuseppe Giannone

Bruno Lage, nuovo allenatore del Benfica, si presenta così in conferenza stampa a giornalisti e tifosi: "Non ci sono dubbi sul lavoro che faremo , sulla dedizione con cui vengo e sulla motivazione con cui cui vengo, e l' energia per fare ancora un buon lavoro come ho sempre fatto , dalle Scuole , dall'Under 11 , alla squadra professionistica .

Il tipo di calcio che voglio fare? Voglio il calcio che i tifosi amano guardare e che vedono da tanti anni. Non ero solo io, ma per molti anni hanno visto giocare il Benfica. Un calcio offensivo, un calcio dinamico, un calcio divertente e, fondamentalmente, un calcio che spinge la panchina. Questo è quello che vogliamo sempre. Ricordo e ricordo sempre – perché ne abbiamo parlato più volte – quale fu la mia prima partita. La mia prima partita è stata molto simile, è stata la passione vissuta e il coinvolgimento vissuto, tra quella che era la passione dei tifosi e il supporto che hanno dato ai giocatori e il feedback che i giocatori hanno dato quel giorno. Stavamo perdendo la partita [Benfica-Rio Ave, 16° turno del campionato 2018/19], ed è stato grazie a questa unione tra tifosi e giocatori che è arrivata la Reconquista. Ed è da lì che dobbiamo cominciare. Calcio attraente, calcio dinamico, calcio offensivo, calcio con gol e riconquistare i nostri tifosi.

Gli obiettivi? Questo è quello che prometto: vincere, giocare bene e lavorare sodo. Questo è quello che prometto ed è quello che faremo. Mi dispiace interrompervi, è così potrete sentire l'energia con cui arrivo.

Un giudizio sulla rosa? Se ricordate i vari congressi, la mia idea di rosa è sempre stata una rosa corta, competitiva ed equilibrata. Corto nel senso di avere due atleti per ruolo, equilibrati, il che mi ha dato la possibilità di giocare in modi diversi, cioè guardare la rosa e, sia prima delle partite, sia durante la partita, poter cambiare sistema, oppure la dinamica del gioco stesso a seconda delle caratteristiche della squadra e dell'essere competitivi internamente e competitivi all'esterno. Pertanto, quando guardo questa squadra, la vedo costruita in quel modo. Giocatori competitivi, una rosa corta che mi permette di lavorare e una rosa competitiva internamente, che è la più grande garanzia di evoluzione e lavoro quotidiano per i nostri atleti, sentono che non ci sono posti garantiti, che devo lavorare quotidianamente per avere il mio spazio , e [una squadra] che mi permette di avere soluzioni a seconda del calendario, ogni tre giorni giochiamo. Guardando questo, penso che sia stato fatto un ottimo lavoro nella costruzione della rosa".