SIAMO CON...TE!

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© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 1 giugno 2016, 13:00Editoriale
di Nicola Galloro

 

Svelata la lista dei 23 convocati per l’Europeo, è tempo di valutazioni. Il nostro commissario tecnico ha premiato Sturaro e contestualmente rinunciato a Jorginho e Montolivo. E se su quest’ultimo la scelta è stata forzosamente obbligata causa indisponibilità fisica, sul napoletano il giudizio espresso è stato di puro valore.

È facile ex post biasimare dissentire e addirittura contestare l’operato di mister Conte; effettivamente i dubbi permangono e non è semplice dissiparli. Scontato affermare come la Nazionale si presenti ad Euro2016 priva di un vero play-maker, di un metronomo, di un regista vecchio stile. Jorginho, per dirla tutta, ben si prestava ad un calcio calcolatore e geometrico, semplice e mai forzato, in uno ad un gioco lineare e tecnico. E purtuttavia sorprende poco l’esclusione, in piena linea con le visioni tattiche dell’allenatore pugliese. Il quale predilige uno sviluppo della manovra agonistico, corale, avvolgente, grintoso e dinamico. Meno ragionamenti e più fisicità, più corsa, più energie degli avversari.

Il calcio proposto dalle squadre di Conte è, nelle intenzioni, divertente perché inevitabilmente dispendioso. Certo, non vi è un centrocampista cui affidare i tempi della giocata. Non vi può assolvere il gladiatore De Rossi, né per stazza l’ex interista Thiago Motta. Così come pure sugli esterni si rischia di rimanere scoperti in fase di ripiegamento difensivo: Candreva spinge ma non sempre copre, Bernardeschi (nato attaccante) crea superiorità numerica ma nei rientri non è sempre impeccabile, El Shaarawy idem. In tutti i casi si tratta di attaccanti laterali adattati a terzini-ali. Anche a livello di centrali la soluzione appare rischiosa: schierare Giaccherini e Florenzi interni appare forzato.

Ed anche in attacco perplessità a iosa. Eccezion fatta per Pellè, nessuna vera prima punta. Sì, c’è Immobile, basterà? Insigne avrà una utilità tattica all’interno dello schieramento azzurro? Perché si è rinunciato ad un implacabile bomber come Pavoletti? Perché, smentendo se stesso, Conte porta in Francia atleti non titolari nelle rispettive squadre di club?

In sintesi, le obiezioni sollevate prima e dopo l’ufficializzazione delle convocazioni. Ora basta, però, perchè l’avvicinamento ad un tale prestigioso appuntamento merita una coesione di gruppo, unità di intenti, uno spirito corporativistico. Da parte di tutti noi, non solo dei diretti interessati. E allora bisogna ritenere, oltre all’inscalfibile blocco difensivo juventino, Conte abbia portato con sé i migliori.

Piena fiducia nelle scelte del nostro selezionatore, pieno supporto e sostegno. La gara d’esordio col Belgio si avvicina a rapidi tratti. E tutti noi, quantomeno moralmente e spiritualmente, dovremo indefessamente supportare i nostri rappresentanti. Dimenticando, per un mese, tutte le polemiche e tutte le incomprensioni degli ultimi mesi.

Sì, convinciamoci. Conte ha convocato i migliori, una spedizione completa e competitiva dalla propria porta fino alle aree di rigore avversarie. Thiago Motta novello Totti, per identità di maglia numero dieci. De Rossi, Parolo e Sturaro al pari di Pirlo, Verratti e Marchisio. Pellè nostro bombardiere, Insigne nuovo Del Piero.

Ora è il momento del sostegno, di una fideistica fede, di un amore incrollabile, di un attaccamento ostentato.  Crediamoci!