Il "triste" Ronaldo fa felice Madrid: rimonta pazzesca sul City

In una girandola di emozioni, il Real Madrid batte il Manchester City 3-2 al termine di una partita inenarrabile. Una partita che i ragazzi di Mourinho hanno dominato dal 1' al 90', ma che hanno rischiato di perdere non una, ma ben due volte. Hart salva quello che può, ma si arrende al 90' al tiro più brutto di tutta la partita. Questo è il bello del calcio. Ma andiamo con ordine.
Mourinho, dopo aver sorpreso i media addossandosi la colpa del momentaccio dei suoi, spiazza l'intero Bernabeu. Fuori Ozil, Sergio Ramos e il neo acquisto Modric: dagli spalti arriva qualche fischio. Totalmente ingiustificato, perchè i blancos dominano il primo tempo in lungo e in largo, complice un City rinunciatario e messo tutto dietro a fare catenaccio con un abbottonato 4-5-1 (e Tevez abbandonato al suo destino). A trascinare i padroni di casa sono Cristiano Ronaldo e Angel Di Maria: il portoghese ci prova spesso alla sua maniera, ma Hart non ne vuole sapere di lasciarlo passare. L'intervento del numero 1 inglese ha del miracoloso al minuto 12', quando con il petto si oppone all'impercettibile spizzata di testa di Higuain (sempre su bolide di CR7). Ancora "Big" Joe Hart salva la baracca, opponendosi a Higuain smarcato da una delizia di Di Maria. El Pepita però conferma di avere le polveri bagnate al 40', quando da due passi spara alto.
Basta una scintilla, basta poco, e partite come queste esplodono. La scintilla è la scelta "offensiva" di Mancini: dopo numerosi tentativi da fuori di Di Maria e, soprattutto, Marcelo, il Mancio capisce che bisogna osare. Dentro Dzeko per Silva: booom, arriva l'esplosione del match. Yaya Tourè esce imperioso palla al piede e serve proprio il bosniaco: un occhio a Casillas ed è gol. La doccia fredda non calma però i bollenti spiriti del Real, che continua a spingere e trova l'immediato pari con Marcelo: micidiale il tiro di destro del terzino brasiliano, anche se leggermente deviato da Javi Garcia. La normalità ristabilita è però solo un placido miraggio. Infatti, mentre il Real cerca il gol del vantaggio, ecco che Kolarov disegna dal nulla una punizione mortifera che batte un colpevole Casillas. E' l'85': partita finita? Tutt'altro. Il secondo pugno non stende il Real, bensì lo incattivisce, e per il City in due minuti si consuma la beffa delle beffe. Prima Benzema (entrato al posto di Higuain) pareggia i conti con un potente destro dal limite dell'area; poi Cristiano Ronaldo trova la sua catarsi beffando Hart con un tiro non irresistibile, ma reso tale dal mancato intervento di Kompany. Questa volta non c'è davvero più tempo di reagire: il Real conquista tre punti meritati alla fine di un match a dir poco spettacolare. E alzi la mano chi avrebbe scommesso su questo risultato a fine primo tempo.