tuttochampions.it
Martedì 23 aprile 2024                     
TMW Radio
TMW Magazine
Coppa delle Coppe: un viaggio nella storia del calcio

Coppa delle Coppe: un viaggio nella storia del calcio

 di  Mariano De Rose   vedi letture

Nostalgia, nostalgia canaglia. È lei che accompagna il ricordo di una competizione che, per ben quattro decenni, ha rappresentato uno dei principali palcoscenici per le squadre del calcio europeo. Si parla della Coppa delle Coppe (o UEFA Cup Winners' Cup), torneo che, aldilà della propria denominazione a tratti iperbolica: “seh, e che avete vinto: la Coppa delle Coppe?”,  è stato da sempre contraddistinto dalla semplicità della sua formula e dall’accessibilità “umana” che veniva garantita anche a club senza pedigree. Per partecipare alla competizione era infatti necessario vincere la coppa nazionale della federazione a cui si apparteneva. Obiettivo ben più realizzabile rispetto, ad esempio, alla conquista di uno scudetto in Serie A, specie se la tua squadra del cuore si chiama Vicenza. Delle volte prendere parte al torneo era addirittura meno complicato del previsto. Quando infatti a vincere la finale della coppa nazionale era la stessa squadra che trionfava nel rispettivo campionato, e che quindi dirottava le proprie ambizioni in Coppa dei Campioni, l’accesso alla Coppa delle Coppe per l’anno seguente era riservato all’altra finalista.

Ricordi, bei ricordi, anche se la prima uscita della competizione non fu troppo fortunata. Era il lontano 1960, cinque anni dopo la nascita della ben più prestigiosa Coppa dei Campioni. Anche per questo motivo la UEFA Cup Winners' Cup  debuttava fra l’indifferenza generale. Colpa della mancanza di riflettori, quasi tutti puntati contro una sorella maggiore che aveva dalla sua un indiscutibile appeal in più. All’epoca poi non tutte le federazioni continentali contemplavano una propria coppa nazionale. Elemento non da poco che condusse ad una vacatio di grandi squadre che, in ben due occasioni con Atletico Madrid e Monaco, arrivarono persino a rifiutarsi di partecipare ad una così poco ambita competizione. 

Gli anni sessanta però passarono in fretta, e durante i settanta e gli ottanta la Coppa delle Coppe iniziò ad accrescere il proprio prestigio fino a diventare uno degli appuntamenti chiave del panorama calcistico europeo. Qualche gradino dopo la Coppa dei Campioni, ma sicuramente prima della Coppa UEFA, il cui livello era indiscutibilmente superiore ma, che ci volete fare, non aveva la stessa magia del torneo riservato ai campioni delle coppe nazionali. Sono questi gli anni in cui inizia ad imporsi il Barcelona (record di vittorie per i catalani con quattro titoli vinti) e dove anche nazioni come il Belgio, con l’Anderlecht, fanno la loro figura mettendo più di una coppa in bacheca.

Arriviamo dunque agli anni novanta. È questo il decennio del declino della Coppa delle Coppe e, come per la prima edizione del 1960-1961, a metterci lo zampino è ancora una volta la Coppa dei Campioni, o per meglio dire, quella che di lì a poco tutti avrebbero conosciuto con il nome di Champions League. La nuova massima competizione UEFA vide un allargamento dei suoi criteri di partecipazione (non più solo le vincitrici dei campionati nazionali) e una contestuale diminuzione di top team che fino a quel momento ancora potevano prendere parte alla Coppa delle Coppe. Che senso poteva dunque portare avanti una competizione che, in quello che si stava trasformando nel “calcio moderno”, di moderno aveva ben poco? La Coppa delle Coppe venne quindi inglobata dalla Coppa UEFA a partire dal 1999, e con lei il diritto da parte delle vincitrici delle coppe nazionali di qualificarsi alla nuova competizione allargata. 

Il caso ha voluto che a trionfare nella prima edizione della coppa (1960-1961) fu la Fiorentina, e nell’ultima (stagione 1998-1999) la Lazio. Due squadre italiane a fare da apri e da chiudi fila. Gli estremi di un palmares tricolore di tutto rispetto che conta complessivamente sette trofei conquistati da sei diversi club italiani. Questi trionfi, e non solo, saranno raccontati nella nuova rubrica di Tuttochampions, quella che, per chi ancora non l’avesse capito, stimolerà i nostalgici a qualche attimo di riflessione, ricordando fra una lacrima e un sorriso amaro qualcosa che, forse, credevano di aver dimenticato. 


Altre notizie - Primo Piano
Altre notizie

SONDAGGIO

NAPOLI BATTUTO DAL REAL. COME VALUTATE LA PRESTAZIONE DEGLI AZZURRI?
  Ottima
  Buona
  Discreta
  Insufficiente

E' STATO BELLO SOGNARE

E' stato bello sognareIl Napoli ha lottato, ha sperato ed ha sognato.

IL PRESIDENTE DELL'ATLETICO SMENTISCE TUTTO: "SIMEONE NON SI MUOVE"

Il Presidente dell'Atletico smentisce tutto: "Simeone non si muove"Il presidente dell'Atletico Madrid Enrique Cerezo ha parlato a Radio Marca del momento dei colchoneros: "In campionato lotteremo per la terza posizione, questo è un dei nostri obiettivi. Gli errori arbitrali? Il problema non...

ROMA-CHELSEA, ARBITRA LO SVEDESE ERIKSSON

Roma-Chelsea, arbitra lo svedese ErikssonLa UEFA Champions League ha pubblicato la lista degli arbitri che dirigeranno la quarta giornata della competizione europea. Per la partita Roma-Chelsea di martedì 31 ottobre è stato designato lo svedese Jonas Eriksson. Gli...

PORTO - JUVENTUS, ANDRE SILVA AVVISA I BIANCONERI: " PARTIAMO SUBITO FORTE "

Porto - Juventus, Andre Silva avvisa i bianconeri: " Partiamo subito forte " Il Porto è il primo ostacolo della Juventus nella fase a scontri diretti nel cammino verso la finale, l'attaccante Andrè Silva è la stella della squadra e principale pericolo...

BAYERN MONACO-ARSENAL 5-1, LE PAGELLE: THIAGO E LEWA MOSTRUOSI, GUNNERS DOMINATI

Bayern Monaco-Arsenal 5-1, LE PAGELLE: Thiago e Lewa mostruosi, gunners dominatiBAYERN MONACO Neuer 7 - Para il rigore ed è sempre un grande merito, anche se poi viene beffato dall'ostinazione di Sanchez. Per il resto, spettatore non pagante da posizione ultra-privilegiata. Lahm 8...

TANTI AUGURI A LUIS FIGO, IL MAGO DAL "PASO DOBLE"

Tanti auguri a Luis Figo, il mago dal "Paso doble"L’eleganza nel calcio si è espressa in tanti modi e forme. Ci sono diverse soluzioni per manifestare questa peculiarità. Forse, il sistema più affascinante è il dribbling, il giocherellare abilmente con la...