Juventus, Buffon senza peli sulla lingua: da Sarri al Milan e sugli italiani stoccate per tutti

Gianluigi Buffon è sicuramente il vero protagonista di questa settimana. Dopo gli errori con la Nazionale ed in campionato, da vero campione ha risposto alle critiche sul campo sfoderando una prestazione da 10 e lode in Champions League che ha permesso alla Juve di vincere con il Lione.

Il capitano bianconero, in un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, ha parlato delle critiche ricevute: “L’errore per me è un choc perchè nono sono abituato a farlo. Sono molto autocritico e continuo a scudisciate psicologiche e morali per tanti giorni, da me non accetto errori. A costo di essere masochista le critiche mi piacciono, perchè mi stimolano poi se non le accettassi dovrei smettere di lavorare. Mi stizzisco solo quando toccano certi argomenti dimenticando la mia carriera e, inoltre penso di essere stato un protagonista all’Europeo dentro e fuori dal campo. Per cui stiamo un pò calmi”.

Buffon non ha peli sulla lingua e non si fa problemi a criticare Maurizio Sarri e il suo Napoli: “Qui c’è l’abitudine di non assumersi le responsabilità tirando in ballo discorsi di budget, fatturato, eccetera: cosa davvero ridicola. Sulla carta la Juventus è più forte, punto”. In vista della sfida con il Milan non si trattiene sull’arrivo dei cinesi: “E’ una vera e propria sconfitta del calcio italiano, dell’Italia come Paese e delle tradizioni, di tutto. Arrivano e dobbiamo anche ringraziarli. Noi italiani siamo volubili e senza un senso di appartenenza e questo è quello che ci meritiamo. Chiediamo l’identità italiana e poi se dopo 30 anni viviamo un momento di difficoltà con 5 anni al 10° posto non lo accettiamo”.

Infine, sulla polemica dello sponsor Intralot, aggiunge: “Se questa azienda porta soldi alla Figc non capisco dove sia il problema anche se eticamente non è bellissimo. E’ da 20 anni che le pubblicità di scommesse sono ovunque, tutti giocano e poi tutti ne prendono le distanze. Questa cosa mi fa ridere, ma se è legale di cosa ti devi vergognare? Rendiamole illegali e poi ne parliamo. Siamo bigotti ed ipocriti”.