Conferenza stampa di Brocchi: "Non posso rimproverare nulla alla squadra"

5 punti conquistati in 4 partite frutto di una vittoria, nella gara d'esordio contro la Sampdoria, di due pareggi contro Carpi e Frosinone e della sconfitta nel match di Verona: l'avventura di Cristian Brocchi al Milan non è iniziata proprio secondo le aspettative. Intendiamoci: non è possibile stravolgere una squadra in poche settimane, ma il tecnico non sembra ancora essere riuscito a dare una precisa identità ai suoi giocatori.

Per questo la sua panchina già traballa e la sua conferma per la prossima stagione assume contorni sempre più incerti. Ai microfoni di 'Milan Channel' il tecnico preferisce sofffermarsi sul lavoro svolto dalla squadra: "Io valuto quello che i ragazzi mi fanno vedere sul campo, i ragazzi si sono allenati bene anche questa settimana. Non posso dire niente ai giocatori sotto questo punto di vista. si stanno giocando il loro futuro al Milan. Domenica abbiamo preso goal su errori individuali, io mi sono arrabbiato per l'approccio".

Contro il Bologna si ritroverà di fronte l'amico e collega Roberto Donadoni: "Ho un ricordo bello, con lui ho fatto l'unica partita in Nazionale. Quella è stata una bella emozione, domani ringrazierò ancora il mister per l'opportunità. Non fido del Bologna, ma voglio fidarmi dei miei ragazzi. Domani devono mettere in campo quello che hanno messo in campo questa settimana".

Le numerose defezioni a chi ha dovuto far fronte hanno un peso specifico: "Sono assenze passeggere, ma che danno comunque fastidio. Ogni allenatore vorrebbe avere tutti a disposizone, ma chi scenderà in campo darà il massimo. Menez è out per un problema alla schiena, torna in gruppo lunedì. Abate non è un infortunio muscolare e dovrebbe tornare subito.Bertolacci si è fatto male contro la Samp e noi eravamo appena arrivati, Bonaventura era stanco. Niang? Vedremo se dalla prossima settimana potrà tornare ad allenarsi in gruppo".

Nell'ultimo match contro il Frosinone si è fatto male anche Luca Antonelli, tra i migliori in questa parte finale di stagione: "La speranza di recuperare Luca per la finale c'è, per noi è un giocatore importante. Contro il Frosinone non ha giocato dall'inizio perchè ha avuto una settimana emotivamente molto importante per via della nascita del figlio e per qeusto avevo pensato di preservarlo. Donnarumma? Gli ho detto che se lo vedevo triste gli tiravo un cazzotto, anche i migliori fanno errori. Le sue qualità non sono in dubbio".

Domani si aspetta ben altra partenza dal Milan... "Mi aspetto un atteggiamento giusto fin dal primo minuto. Contro il Frosinone non siamo partiti aggressivi e loro sono andati in vantaggio, questo non deve succedere. Sto lavorando molto anche su questo, devo far capire ai ragazzi quanto sia importante l'approccio al match".

Il pareggio nell'ultimo match di campionato è ancora faticoso da digerire: "E' vero che i risultati non sono arrivati, ma domenica è stata una gara un po' assurda. Abbiamo creato tanto, abbiamo colpito due traverse e sbaglaito un rigore, quindi qualcosa si è visto. Bisogna saper leggere i numeri di una partita, abbiamo preso tre gol per tre errori individuali. So che il mio è un compito difficile, ma credo che qualcosa i ragazzi lo hanno già fatto vedere. La squadra ha lottato fino alla fine e per poco non vincevamo alla fine".

Intervenuto in conferenza stampa, Brocchi ha spiegato i motivi per cui ha accettato di allenare il Milan: "Sono qui per l'amore che ho per questi colori, allenare in A non è facile per nessuno. La squadra vuole arrivare in Europa League, vedendo come si allenano non posso dire che sia il contrario. Il presidente sa quello che stiamo facendo, i risultati condizionano ma contro il Frosinone si è visto qualcosa di diverso. Qualcosa di buono si è visto".

L'assenza di Abate potrebbe lasciare spazio a Calabria dal primo minuto: "L'ho trovato un po' triste, ora lo vedo con la testa giusta, spero che domani possa fare una grande partita. Tutti i giocatori sono condizionati dal clima che c'è, ma chi va in campo non può non essere contento di giocare a calcio. Le critiche mi danno carica, devo trasmetterla alla squadra. Per me i miei giocatori sono i più forti di tutti, devono avere autostima. Li tutelerò sempre finchè mi dimostreranno di lottare. A Verona la squadra si è disunita, contro il Frosinone invece abbiamo reagito. Giocare a San Siro in questo momento non è facile".

Il tecnico rossonero entra nel dettaglio tattico e spiega la scelta del modulo: "Domenica Honda doveva giocare in una certa zona di campo e ha fatto bene entrambe le fasi. In questo momento senza Bonaventura non si può fare il 4-4-2. Per me questo Milan può giocare con il 4-3-1-2 o 4-3-3, non con il 4-4-2".

Il futuro della panchina rossonera è ancora in bilico, Brocchi non pensa alle indiscrezioni che arrivano dall'esterno: "Galliani è andato a Madrid perchè è stato invitato da Perez. Le voci sugli incontri sono false molte volte. Io non ho tempo di pensare a queste cose, devo solo restare concentrato sulla partita di domani. Ogni allenatore vorrebbe allenare dall'inizio con un mese senza impegni, ma dire che entrando da inizio stagione i risultati sarebbero stati migliori sarebbe presuntuoso".