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Il 2 ottobre 1999 e Carles Puyol: quando tutto ebbe inizio

Il 2 ottobre 1999 e Carles Puyol: quando tutto ebbe inizio

Carles Puyol Saforcada
 di Federico Mariani   vedi letture

Nella storia del Barcellona e del Barcellonismo non si può non ricordare il 2 ottobre 1999. È una data speciale, un giorno che inevitabilmente ha cambiato la storia del club catalano. Il 2 ottobre 1999 debutta con la prima squadra un giovane difensore di belle speranze: Carles Puyol.  Non è alto ma è esplosivo, rapido, veloce e duttile, al punto che l’allenatore di allora, Luis Van Gaal, lo fa esordire come terzino destro. Una posizione che ricoprirà anche nelle due stagioni successive, prima di diventare il più forte centrale della recente storia del club.


Carles Puyol è molto più di un semplice campione: è un simbolo per il Barcellonismo. Giocatore rivelazione nel 2000/01, è il capitano della prima squadra dal 2003 ed il perno difensivo della squadra blaugrana negli anni delle vacche magre, in cui il Real Madrid domina e lascia solamente le briciole ai rivali di sempre. È il leader del Barcellona di Frank Rjikaard, che  tra il 2004/05 ed il 2005/2006, conquista due Liga. Ma soprattutto è colui che alza al cielo nella notte del 17 maggio 2006 la sua prima Champions League, battendo 2-1 l’Arsenal di Henry nel Parco dei Principi di Parigi. Premiato come miglior difensore della manifestazione europea, trascorre le due stagioni successive tra acciacchi e delusioni con il club.
In questo periodo difficile emerge un nuovo Puyol: il guerriero indomito ed inossidabile diventa ancora più solido e maturo rispetto alle stagioni precedenti.

L’arrivo di Pep Guardiola ed il decollo del Barcellona lo rende uno dei più grandi difensori di sempre ed una delle leggende dello sport spagnolo. È uno degli uomini del Triplete blaugrana del 2009: il suo colpo di testa vincente dà il via al trionfale 6-2 dei catalani al Bernabeu, mentre nella finale di Champions League a Roma il difensore annulla Cristiano Ronaldo e le ambizioni del Manchester United di Ferguson con una prestazione perfetta. Il 2009 è l’anno dell'apoteosi, nel quale Carles solleva trofei a ripetizione componendo un ideale Grande Slam. Dopo un 2010 condito dal titolo mondiale, il 2011 è una nuova stagione di soddisfazioni con il club. Arriva la Liga al termine di un lungo duello con il Real Madrid e a Wembley c’è spazio anche la terza Champions League, sempre contro il Manchester United, sempre con una maiuscola prestazione del capitano. Un tris che lancia Puyol nell’Olimpo dei campionissimi e che lo consacra come uno dei più vincenti in assoluto.


Dalla stagione successiva inizia la discesa: lenta ma continua per gli infortuni che condizionano il suo rendimento ma non gli impediscono di festeggiare la conquista di una Copa del Rey e di una Liga. Il ritiro al termine del 2013/14, dopo 593 partite disputate, 18 gol segnati e 21 trofei conquistati. Numeri impressionanti. Tutto ciò con un’unica maglia, un solo club con il quale identificarsi. Puyol, capitano, leader, bandiera, campione. Semplicemente simbolo della squadra più forte di questo avvio di nuovo millennio.
 


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